09/09/13

Bloblies

Avevo un'insopprimibile voglia di brownies.
E quando LaVoglia chiama, LaGiuditta risponde.

Il mese scorso - lo sanno tutti che agosto è un ottimo mese per accendere il forno e strafogarsi di cioccolato e burro - ho provato a farli seguendo la ricetta di Joy of Baking. Sono venuti buonissimi e bellissimi. Non per merito mio, è che seguendo la videoricetta ho evitato momenti di panico e corbellerie varie.
A questo giro ho invece deciso di seguire la ricetta di Un'americana in cucina. Un blog che è un'ispirazione assoluta, io ve lo dico.

Di seguito vi riporto la ricetta, che ho seguito pedissequamente. In corsivo le mie impressioni praticamente minuto per minuto.
Qualche chiarimento:
a) tutto quello che succederà d'ora in poi è colpa mia, e solo colpa mia; la ricetta è praticamente perfetta e solo chi è impedito quanto me può avere dei dubbi;
b) sono impedita per cause esterne a me. Se faccio dei crostini, EvvaiCosì crea dei canapè caldi e freddi con decorazioni 3D; se faccio un pan di spagna, EvvaiCosì tira fuori una torta a tre piani con decorazioni in fondente e fiori in gum paste; se mi faccio un panino EvvaiCosì allestisce una parata di sandwiches degni dell'afternoon tea della regina d'Inghilterra. Capite bene che con questa concorrenza la voglia di spignattare m'è passata più o meno nel momento in cui m'è venuta;
c) ho raddoppiato le dosi perchè vivo in una famiglia di golosi impenitenti, in cui qualsiasi dolciume dura giusto il tempo di vederlo.

E ora...



I BLOBLIES


Cosa serve: (in ordine di apparizione):

- un forno;
- una teglia 20x20 (io due 21x31 in alluminio usa e getta, perchè il mio parco teglie fa piangere e al supermercato di cui sotto avevano solo queste);
- un pentolino con l'acqua (n.b.: su questo pentolino andrà poi posizionata la ciotola/insalatiera di cui sotto per sciogliere un po' di roba a bagnomaria, quindi deve avere una misura apposita);
- una bilancia;
- una ciotola/insalatiera in vetro;
- una frusta o meglio ancora una spatola; se siete come me, va bene pure un mestolo in legno.

Ingredienti:

- 150 gr. di burro (io 300 gr., e fatevelo dire, 300 gr. di burro sono una quantità inimmaginabile di burro. Si tratta di burro, nel caso vi fosse sfuggito.)
- 250 gr. di zucchero (io 500 gr.; assaggiando però mi parevano non abbastanza dolci, quindi ce n'ho aggiunta un'altra sventagliata in corso d'opera, e no, non voglio commentare.)
- 75 gr. di cacao amaro in polvere (io 150 gr., e a questo punto ci sta una rivelazione: al supermercato vicino al PaeselloBucolico il cacao amaro costa quasi il doppio del cacao in polvere zuccherato. Non so se sia così ovunque, ma io la prossima volta comprerò quello zuccherato e diminuirò la dose di zucchero. Forse.)
- 1/4 di cucchiaino di sale (io mezzo cucchiaino, ma sinceramente ho solo preso un pizzicotto di sale e l'ho sparso sul resto con fare professionale)
- 2 uova (io 4, ma le galline della suocera di FS sono particolarmente produttive e saranno fiere di avere i loro 2 minuti di celebrità su questo blog)
- 60 gr. di farina (io 120 gr., ma non ho niente da commentare)

Cosa fare e cosa succede:

Riscaldare il forno a 180 gradi (bene. Io l'ho fatto proprio in questo momento, e non è che ho riscaldato il forno. L'ho proprio surriscaldato.).
Imburrare le teglie (e soprassederò sulle mani che colano burro che mi perseguitano ancora).
Mettere un po' d'acqua del rubinetto nel pentolino e far scaldare.
Pesare tutti gli ingredienti (perchè farlo dopo, con il blob che blobba, può essere difficoltoso) e sistemarli sul tavolo (per lo stesso motivo di prima).
Tagliare il burro a quadratini (un po' perchè fa chic, un po' perchè così si scioglie prima), e metterlo nella ciotola con il cacao, lo zucchero e il sale.
Sistemare la ciotola sul pentolino con l'acqua (che a questo punto dovrebbe essere lì lì per bollire) e prepararsi al massacro alla creazione del blob.
Mescolare con fiducia e determinazione fino ad ottenere un composto omogeneo (allora. Prima o poi avrete un composto omogeneo, perchè se l'ho avuto io potete averlo anche voi. Nel frattempo, però, passerete attraverso queste fasi: 1) non si scioglie niente ma l'acqua schizza dalle fessure lasciate dalla ciotola; 2) sconforto; 3) non si scioglie niente ma s'è ammappazzato tutto; 4) non si scioglie niente ma il blob inizia a produrre strani rumori; 5) non riuscite più a mescolare perchè s'è ammappazzato troppo; 6) sconforto; 7) qualcosa inizia a sciogliersi; 8) il blob continua a rumoreggiare ma finalmente riuscite a mescolare; 9) a forza di mescolare e di maledire il blob ottenete un composto omogeneo.).
Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare leggermente (leggermente significa proprio leggermente, perchè il blob vi ama, anche se non si direbbe, e più si raffredda più si appiccica, e davvero, avere il blob appiccicato addosso, sulla ciotola, sul mestolo, sul tavolo, sulla pagina della ricetta, non è consigliabile).
Incorporare le uova, una alla volta, amalgamandone perfettamente una prima di passare alla successiva (col primo uovo è filato tutto liscio, tranne che non riuscivo a rompere il tuorlo, ma alla fine l'ho placcato e massacrato con la personalità serial killer che non sapevo di avere; col secondo uovo il blob ha inizio a smolecolarizzarsi, e quando alla fine l'ho ricondotto alla ragione, con una trattativa degna dell'ONU, ho notato che era vagamente più vischioso di prima; col terzo uovo il blob ha iniziato a blobbare, ad agitarsi, a borbottare, senza contare che si stava smolecolarizzando sempre più; il timor panico ha preso il sopravvento e già mi ero immaginata inglobata nel blob a vivere la mia vita blobbizzando; col quarto uovo il blob ha smesso di botto di fare tutto quello che faceva prima, ed ha assunto una lucentezza vista prima solo nella pubblicità della Pantene, una consistenza ottimale ed era buonissimo, soprattutto dopo aver aggiunto la sventagliata di zucchero in sovrappiù.).
A questo punto aggiungere la farina e mescolare vigorosamente per un paio di minuti (dunque, io la farina l'ho aggiunta in tre volte perchè, completamente impanicata, temevo che il blob riprendesse a blobbare e non ce l'avrei fatta a domarlo un'altra volta. In questo modo invece è filato tutto liscio e il blob non s'è lamentato per niente.).
Versare il composto nella teglia (io nellE tegliE, ma uno zinzino di composto è finito pure sul tavolo. E un po' sulla maglietta. E un altro po' sulla testa di Spocchiosetta e Gadollo, che stavano lì nella speranza che qualcosa di commestibile gli finisse in bocca. Beh, l'ho quasi accontentati, basta migliorare la mira per la prossima volta.).
Infornare e cuocere a 180 gradi per 20 - 25 minuti (a me, che avevo surriscaldato il forno, sono bastati 15 minuti), tenendo presente che facendo la prova stecchino questo deve uscire ancora un po' umido e con qualche briciola attaccata.
Far raffreddare e solo quando sono freddi tagliare a quadrotti (figuriamoci se aspettavo tutto 'sto tempo. Li ho fatti raffreddare un po', poi li ho tagliati e ovviamente assaggiati. Effettivamente hanno corso il rischio di spezzarsi e trasformarsi in un puzzle, perchè erano troppo morbidi, ma è bastata un po' di accortezza).

A dispetto dello pseudo-dramma della preparazione, dovuto più al mio cedere facilmente al panico che al blob in sè per sè, i brownies/bloblies sono venuti ottimi. Anzi, più che ottimi. Anzi, ancora meglio. Cioccolatosi, dolci ma non stucchevoli e di una consistenza fondente che crea dipendenza. Insomma, io preferisco questi agli altri.

E ora scusate, ma devo strafogarmi. Anche questo è disciplina, altroché.


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