16/09/13

Gulp - yeah - coff

Sabato pomeriggio è apparso un cartello "Vendesi".
Sulla porta di casa del VicinoFigo.
Ed è stato subito panico.

La ricerca di maggiori informazioni è stata immediata e forsennata.

Gli scenari più terribili sono parsi immediatamente i favoriti.

Il trauma era lì, pronto a dispiegarsi in tutto il suo splendore.
Voglio dire, è più di un quarto di secolo che il VicinoFigo fa il VicinoFigo.
Non può esistere il PaeselloBucolico senza il VicinoFigo.
Imploderebbe.

Poi, dopo il tramonto, quando il buio aggiungeva del suo al panico incombente, la conferenza stampa. Benedette sempre siano le mamme pettegole.

Il VicinoFigo si trasferisce. Ha ottenuto il permesso edilizio di mettere a posto, allargare, rendere abitabile. 
Cosa? L'ambaradan che sta davanti al mio cancello.
Dico davanti. Da-van-ti.
Non più leggermente di sguincio.
Davanti.
Porta - porta, finestra - finestra, giardino - giardino.
Davanti.

Ed è subito festa.

Finchè:
EvvaiCosì: "Eh, ora sì che sarebbe bello se te e il VicinoFigo... beh, hai capito cosa."
LaGiuditta: "Perchè ora sì e fino a ieri il tuo commento era 'aaaaargh'?"
EC: "Perchè adesso potrei passare a chiamarti la mattina bussandoti direttamente alla finestra di camera. In pigiama. Per passarti il caffè e berlo insieme."
LG: "..."


Aaaaargh.

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