22/09/12

Aridaje


E no. Niente.
Sono in modalità "c'ho da partire", nel caso qualcuno non se ne fosse accorto.
Mi aspetta una settimana con Lui, a casa sua.
Bello. Sìsìsì.
Peccato che c'ho da fare la valigia.
Nel senso, l'altra volta ero ridotta così:

 (la foto fa orrore, ho usato il cellulare per documentare la follia la degenerazione l'abbrutimento l'operazione)

Ovvio che avevo una lista.
Ho liste per qualsivoglia destinazione, con qualsivoglia compagnia, in qualsivoglia momento, complete di diagrammi, tabelle e comode caselle da barrare.
Però poi vedo una maglietta e che faccio, la lascio lì? E se mi sveglio una mattina con l'insopprimibile bisogno di metterla? Ok che non l'ho mai messa da quando l'ho comprata, però non si può mai sapere. E se prendo quella maglietta, vuoi lasciare a casa quei pantaloni? E quella gonna? E quei pinocchietti? E quel prendisole? E alla via così.

Poi c'avrei da finire il libro di etrusco, quello scritto dal guru che uccide i congiuntivi, perchè poi c'avrei da dedicarmi a un altro paio di libretti da 480 pagine l'uno sulla noia mortale archeologia e storia dell'arte romana.



 (le foto vengono da ibs.it)

Quindi.
Tutto 'sto panegirico era per dire che il meteo mi prevede 30° all'ora di pranzo e 14° all'ora di cena. Un'escursione termica che ucciderebbe un rinoceronte, figuriamoci me. E se non mi uccide l'escursione termica mi ucciderà il metti-sposta-ritira-porgi-trascina-perdi-ritrova-ammacca della valigia.
Valigia che non so di che riempire, ora, ma che poi si riempirà magicamente fino ad esplodere. Altro che Battisti.

A me serve Mago Merlino.


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