11/09/13

Aforismi

La caccia, il Gran Premio di Monza e il ramino sembrano tre cose che, tra loro, non c'incastrano 'na cippalippa.
Per le persone normali.
Peccato che da queste parti di persone normali ne transitino poche. Ma poche poche poche.

Tanti tanti tanti tanti anni fa, quando il mondo girava in senso antiorario, i genitori facevano i genitori, le figlie facevano le figlie e il padrino e la madrina facevano gli zii, la caccia, il Gran Premio di Monza e il ramino erano inestricabilmente legati.
SignorNo e lo zio si dedicavano alternativamente alla caccia (-"Avete preso qualcosa?" -"Macchè, tutte padelle!") e al Gran Premio di F1 (-"Ma come, è già finito?" -"Forse sarebbe sembrato più lungo, se non vi foste addormentati al terzo giro!"), EvvaiCosì e la zia ci davano sotto col ramino (-"Chiuso!" -"Hai un culo tale che ti servirebbero due sedie. Anzi, attenta che cadi!"), LaGiuditta, FS e SorellAmica si ricreavano nonostante la sturbante presenza di AbominUomo.

Poi le cose sono cambiate. Un po' anche in meglio, come dimostra la dipartita di AbominUomo in favore di TassioPissa.
L'unica cosa che non cambia mai è lo spaventoso, strepitoso, ammorbante e spropositato culo di EvvaiCosì. In senso metaforico, ovviamente.
E dopo un fine settimana dedicato a subire una batosta dopo l'altra, ci sono tre concetti che sento di dover tramandare al mondo:

1) Il culo è come la luna: prima o poi si eclissa [cit.]

2) Se è vero che "sfortunata al gioco, fortunata in amore", domani mi sposo col VicinoFigo che mi sollazzerà finchè morte non ci separi, e pure dopo [cit.]

3) mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai giocare a ramino con EvvaiCosì.

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