07/09/12

Hopeless

Antefatto. Io e Lui al centro commerciale

Negozio 1.
LG: “Oooooooohhhhhhhhhhhh tesoro, guarda che carino quell'anellino lììììììììììì.”
Lui: “Chi? Cosa? Quale? Dove siamo? Chi sono? Chi sei? Perchè? Voglio la mamma.”

Negozio 2.
LG: “Oooooooohhhhhhhhhhhh tesoro, guarda che carino quell'anellino lììììììììììì”
Lui: “Chi? Cosa? Quale? Dove siamo? Chi sono? Chi sei? Perchè? Voglio la mamma”
LG: “Ehi, Lui, perché sei sbiancato? Ho detto solo carino. Costa anche meno dell'altro. Avevi detto che me lo compravi. E adesso non puoi fare le scene al negozio. S'è spaventata pure la commessa. Usciamo. Adesso. Ggggggrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.”

Fuori.
Lui: “E' inutile che ti arrabbi con me. Ho realizzato che cos'era un anello solo quando l'ho visto. Non è colpa mia.”
LG: “Come hai realizzato cos'era un anello solo quando l'hai visto? Un anello è un anello. E che significa che non è colpa tua? E di chi sarebbe la colpa? Mia?”
Lui: “No, non è colpa tua. E' colpa del mio cervello. Quindi non è colpa mia.”
LG: “...”

Fatto. Una pomeriggio al telefono.

LG: “Tesoro? Ti ricordi quando ti ho parlato del percorso universitario che andava chiuso, e di quel corso là e blablabla? Beh, là c'è anche un tizio che conosco e che... beh... ecco... insomma...”
Lui: “Vuoi farmi ingelosire? Perchè vuoi farmi ingelosire?”
LG: “Ma nooooooo scemotto. Te lo dicevo per chiarezza. Per sincerità. Non sei felice che ti dico tutto? A proposito, sai che il mio VicinoFigo è tornato single dopo 5 anni che era fuori dal mercato sentimentale? E non è che si chiama VicinoFigo così a caso.”
Lui: “Vuoi farmi ingelosire? Perché vuoi farmi ingelosire?”
LG: “Io? Ma no. Te lo dicevo per chiarezza. Per sincerità. Non sei felice che ti dico tutto? A proposito...”
Lui: “Cosa? Chi altro c'è? Cosa devi dirmi? Forza, dillo e basta.”
LG: “No, niente. E' che a una certa età, quando conosci una persona nuova, la prima cosa che guardi è se ha l'anulare della mano sinistra libero o occupato. Sai, tipo i cani che si annusano il sedere. Solo che non ti annusi, e guardi l'anulare della mano sinistra. E' meno invasivo, no?...”
Lui: “...”
LG: “...però, ecco, il mio anulare è libero. Io sono impegnata. E conoscerò un sacco di persone. Non credo di poter far fronte a questo conflitto di interessi...”
Lui: “...”
LG: “...quindi insomma, uomo avvisato mezzo salvato, no?”
Lui: “...”
LG: “Lui? Ehi? Lui?? Dì qualcosa perdindirinda. Non ti importa? Ti importa? Ci sei? Allora? Prontooooo?”
Lui: “Chi? Cosa? Quale? Dove siamo? Chi sono? Chi sei? Perchè? Voglio la mamma.”

Non ci sono speranze per il mio anulare.

5 commenti:

  1. sempre lo stesso07/09/12, 12:53

    hahahahahahaha

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  2. presumo tu abbia già provato a "non chiedere", vero?

    Comunque una volta ho assistito a una cena di Natale con scambio di regali tra amici in cui una lei ha detto: "ma che m'hai comprato l'anello????" e lui " sì, amore" e lei: "ma io volevo la borsa de gucciiiiii".
    Giuro, è la verità.

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  3. Sèsè. Ho aspettato che l'illuminazione giungesse direttamente al suo cervellino obnubilato, ho provato con vaghi sottintesi, ho provato con tenui indicazioni... macchè, nun ce sente. Tutto questo, ovviamente, mentre discettiamo di location, inviti e confettate. Capisci'amme, le cose non tornano... O.o

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    1. La frase è SENZA DIAMANTE NIENTE MATRIMONIO, è un imperativo categorico!
      Parlagliene molto chiaramente: se vogliamo sposarci, tocca che tu me lo chieda come si deve, per chiedermelo come si deve servono minimo 1 rosa e 1 anello, fattene una ragione. Io ti amo ma ho bisogno di stimarmi.

      Cose del genere, a capisse.

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    2. "No anello, tu parti" potrebbe diventare il mio mantra... :D

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