04/09/12

Qui (ri-)inizia l'avventura

Mi è sempre piaciuto il signor Bonaventura.
Con quei vestiti improponibili e il bassotto giallo ancora più improponibile.

Comunque.

Un po' aveva ragione quella lanoisette , il bisogno di scrivere, prima o poi, torna prepotente. E si fa sentire. E gliene importa proprio poco se ti neghi. Lui torna, si accovaccia sullo zerbino, e aspetta. E' più fedele della media degli uomini, tanto per dire.
Un po', invece, questo settembre profuma di nuove possibilità, di nuovi orizzonti, di nuovo guardaroba, di nuova vita nella sua accezione più ampia.
In questi mesi senza blog, sarò sincera, mi è capitato raramente di pensare "perdindirindina, questo me lo devo proprio scrivere!", però caspita, quando mi è successo è stato sempre per argomenti che esulavano completamente dalla ex-Giuditta-Capriccio. Tipo, che ne so, per avere un posto stabile e mediamente più ordinato dei miei preferiti su Mozilla (che sono comunque al limite del maniacale, ma tant'è) in cui annotarmi quei benemeriti siti che permettono il download - legale - di libri e articoli archeologici. O per stendere una wishlist degli abbinamenti imperdibili dell'A/I 2012-2013. O per auto-segnalarmi quei post che mi hanno fatto pensare. 
'Na roba molto simile alla Smemoranda delle superiori insomma.
Che poi in effetti l'altro giorno mi è tornata tra le mani la gloriosa Smemo delle superiori.
Un mattone alto mezzo metro strapieno di: sigaretta raccolta da terra fumata dal tizio che mi è piaciuto per circa 15 giorni, cartoline di TopoMartino, scontrini, carte, appunti vari, foto, dediche, pensieri, lettere, bigliettini scambiati durante l'ora di matematica/biologia/italiano/storia/geografia/fisica/inglese/spagnolo, apprezzamenti per i 3 fighi della seconda fila a destra. Insomma, di tutto tranne che di compiti. Ma del resto, chi mai scriverebbe i compiti sulla Smemo?

Tirando le somme, alla fine, che succede?
Niente di che. 
Succede che si scrive. 
Quello che viene. Due parole o un papiro. 
Quando viene. Tutti i giorni o una volta al mese.
Stop alle paturnie da "non mi impegno sul blog, me pessima blogger".
Stop alle paturnie da "non sono Giuditta, me pessima multipla personalità".
Stop alle paturnie da "devo seguire un filo conduttore, me pessima coerente".
Stop alle paturnie da "chissà che penserà chi legge, me pessima padrona di casa".
LaGiuditta ci metterà un po' a entrare a regime.
Un po' come un diesel, insomma.
Ma l'idea c'è.

LaGiuditta sarà la mia Smemo personale.
Tanto non è vero che a fine mese compio il doppio degli anni che ebbi quando raccoglievo le sigarette di quel poveretto stalkizzato a sua insaputa.

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