17/10/12

Attese

Sono giorni di attesa, da questa parte di mondo.
E dato che l'attesa e le sue implicazioni mi stressano alquanto, corro ai ripari.

Ho archiviato fogli, foglietti e appunti che attendevano di essere archiviati.
Ho sistemato sugli scaffali i libri che attendevano di essere sistemati.
Ho disfatto la valigia che attendeva di essere disfatta (e che stava per farlo da sola).
Ho scaricato le foto che attendevano di essere scaricate.

Tutto ciò non ha giovato all'attesa in senso generale, ma almeno ho fatto qualcosa.
Avevo pure un post, in attesa, perciò, fedele a me stessa, posto il post che attendeva di essere postato.

E mi sono pure morsa la lingua, dicendolo mentre lo scrivevo.

In diretta dall'e-shop di Gianni Marra:

89 €

89 €

89 €

89 €

89 €

Delle ultime tre, che lo so sono uguali ma sinceramente non saprei proprio quale scegliere, sono disponibili vari modelli con il tacco più alto o più basso, e con il plateau più o meno massiccio. Gustibus blabla.


Un'altra cosa. Pure questa attendeva.
Giorni fa girellavo sul web a caccia di scarpe, avvenimento che palesemente esula dalle mie personalità multiple ma ogni tanto è bello sorprendersi, e sono capitata sul sito di milanoo.com
Ce n'è per tutti i gusti. Anzi, di più.
Non solo perchè spazia dagli abiti da sposa ai costumi da Lolita, dalle borse ai corsetti porno-che-più-porno-non-si-può. Ma anche e soprattutto perchè ha tutte le scarpe che potete desiderare, sognare, guatare, comprare, immagazzinare e un sacco di altri -are.
Ora. Non farò la santarellina purista che se la compra al grido di "o originale o niente". Del resto, anche "o tarocco o niente" mi pare esagerato. Io sono per il tarocco libero.
Detto questo, il sito di cui sopra ha un'interessante sezione detta "scarpe suola rossa". Giusto per fare qualche esempio:







Ecco, insomma, non c'è bisogno di una laurea in scarpologia applicata per capire a chi sono, ehm, ispirate queste creature. I prezzi però sono stati ispirati poco, molto poco, perchè per i modelli che vedete qui sopra spaziano tra i 35 ed i 60 euro. E ammetto di aver avuto serie difficoltà a scegliere solo alcune scarpe (disse quella che si era ripromessa di non far vedere più di un paio di modelli).
Bon.
Non le ho comprate - nè tutte nè in parte - perchè la mia deontologia shoppingesca personale mi impone di informarmi sui siti dai quali ho intenzione di comprare, onde evitare fregature. Per la serie "tarocco sì ma scema no".
Non avevo trovato niente di che, ed avevo quasi sfoderato la postepay, ma il caso ha voluto che leggessi questo post e vedessi il video.
La postepay è stata rinfoderata e il sito cancellato.

A volte attendere non è poi così male.

09/10/12

Cose che succedono in una settimana

- "Metto le scarpe e arrivo" è un frase cult che va bene in ogni occasione, anche quando ad aspettarti c'è il suocero che, causa gap generazionale, non sa che si tratta di una frase in codice che significa "scelgo cosa indossare, mi lavo, mi vesto, mi pettino, mi trucco e poi metto le scarpe e arrivo". 

- La suocera che domanda "Ma te ti fermi alle gioiellerie?" e, alla risposta balbettata sottovoce che evita palesemente una qualsivoglia presa di posizione sui brillocchi e sulla reticenza del figlio, scapea e aggiunge: "Immagino che siano visite sterili. Io il brillocco me lo regalo da sola per il compleanno. E non aggiungo altro". Nemmeno io.

- La cognata che tace e non favella. Il prossimo passo sarà pestarle un piede per vedere se se ne accorge. Capire il perchè del suo silenzio va al di là delle umane possibilità di analisi comportamentale.

- Finire tre-coppie-tre di pile della macchina fotografica causa modalità giapponese sempre attiva. Il seguito è: arrivare a casa e non trovare cinque minuti di tempo per scaricare le foto, così che potrebbero essere venute tutte orridissime.

- Andare all'Ikea promettendo e ripromettendosi solennemente di non pensare al futuro, di non spulciare le cucine, di non aprire gli armadi, di non scegliere la scrivania e di non fargli provare il divano Ektorp. Va da sè che le cucine sono state spulciate, gli armadi sono stati aperti, la scrivania è stata scelta e il divano Ektorp è stato provato.

- Fare una passeggiata romantica in riva al lago, dimenticarsi che è una passeggiata romantica e mettersi a disquisire sulla pessima manutenzione del manto stradale.

- Impiegare un'ora a prepararsi per uscire a cena, indossare un paio di tacchi vertiginosi e pure un po' porno - il che non guasta mai -, resistere giusto il tempo della cena e poi sostituirli con un paio di ballerine confettose fucsia, che più rasoterra di così non si può.

- Nel corso della medesima cena, rischiare la sbornia dopo un-sorso-uno di prosecco e due-sorsi-due di ratafia.

- Darsi allo shopping pazzo. Nel reparto cancelleria di un negozio di cinesi. 

- Rendersi conto che una settimana passa troppo, troppo, troppo in fretta.

- Incappare nello sciopero nazionale dei trasporti che ha pressochè paralizzato le metropoli italiane, godere al pensiero di stare un giorno in più insieme, tranne poi rendersi conto che essendo uno sciopero del trasporto locale, quello interregionale non ne era minimamente coinvolto. Voglio dire, se proprio dovete scioperare almeno fatelo bene, perdindirindina.

- Stupirsi del fatto che ritrovarsi vien così naturale. Come se fosse la normalità. E' separarsi che crea problemi.

- Scovare un Museo altomedievale e bizantino sconosciuto ai più in un paesino altrettanto sconosciuto, e rischiare l'invalidamento della laurea per non sapere che gli Etruschi sono arrivati pure sull'Adriatico.  

- Dormire in un nodo. In un letto singolo. E ritrovarsi a metà nottata aggrappata al materasso con le unghie.

- Girare in macchina senza una meta.

- Arrabbiarsi, litigare, fare pace.

- Rendersi conto di volersi bene.

- Mangiare un bocconotto. Volerne un altro ma contenersi. Conservarne uno, a casa, per i momenti di nostalgia profonda.