sperne dilectam Cypron et vocantis
ture te multo Glycerae decoram
transfer in aedem.
Fervidus tecum puer et solutis
Gratiae zonis properentque Nymphae
et parum comis sine te Iuventas
Mercuriusque.
O Venere, regina di Cnido e di Pafo,
lascia la tua Cipro diletta
e scendi nel tempietto di Glicera
ove ella t'invoca con copioso incenso!
Con te sia il fervido fanciullo, e accorrano
le Ninfe e con le sciolte
cinture le Grazie
e Gioventù, men lieta senza te, e Mercurio!
(Orazio, Odi - a cura di L. Canali)
Incenso. Mi serve dell'incenso.
E un tempietto.