...non sono queste Caovilla, che renderebbero i miei piedocci ancora più tondi:
...né queste me-ra-vi-glio-se Louboutin, che comunque amo:
...e, incredibilmente, neanche le Manolo-sinonimo-di-Carrie:
Incredibilmente, insospettabilmente, improvvisamente, le scarpe che amo e che non toglierei mai, sono queste:
perchè sono comode, allegre e colorate, non m'ammazzano il piede né mi accorciano la gamba e, soprattutto, alla quasi vigilia del compleanno-che-segna-la-fine-dei-giochi, mi fanno sentire spensierata e dimolto gggiovane.
Come ho fatto a farne a meno finora? Come??
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18/09/13
07/09/13
Il primo amore non si scorda mai
Le borse sono state la mia prima passione.
La prima cosa che ho rubato dall'armadio di mia mamma.
Il primo acquisto che ho fatto con il primo stipendio.
Amo profondamente e con la stessa passione un sacco di altri accessori, e anche un sacco di altre cose che accessori non sono, ma le borse mi suscitano sempre un brivido di nonsoche. Che siano semplici shopper di tela, famose icone di famose firme, borse comprate in spiaggia, al mercato, all'outlet, in negozio, basta che siano grandi e/o capienti come insegna Mary Poppins, quel brivido di nonsoche non manca mai, più fedele di qualsiasi uomo o cane abbia mai conosciuto.
Quindi.
Essendo i chiar di luna quel che sono, ecco qualche proposta low cost per stuzzicare il mio brivido.
Pimkie:
Bershka:
Stradivarius:
H&M:
...e se l'e-shop di legami non mi avesse abbandonato, non sarebbe finita qui...
La prima cosa che ho rubato dall'armadio di mia mamma.
Il primo acquisto che ho fatto con il primo stipendio.
Amo profondamente e con la stessa passione un sacco di altri accessori, e anche un sacco di altre cose che accessori non sono, ma le borse mi suscitano sempre un brivido di nonsoche. Che siano semplici shopper di tela, famose icone di famose firme, borse comprate in spiaggia, al mercato, all'outlet, in negozio, basta che siano grandi e/o capienti come insegna Mary Poppins, quel brivido di nonsoche non manca mai, più fedele di qualsiasi uomo o cane abbia mai conosciuto.
Quindi.
Essendo i chiar di luna quel che sono, ecco qualche proposta low cost per stuzzicare il mio brivido.
Pimkie:
Bershka:
Stradivarius:
H&M:
...e se l'e-shop di legami non mi avesse abbandonato, non sarebbe finita qui...
13/12/12
Luciano Padovan
Non lo conoscevo. Mea culpa.
L'ho trovato, per caso su Privalia, ed è stato subito amore.
Ergo, l'ho googlato. Una cosa che io non faccio mai, insomma.
Qui il sito ufficiale (ma, signor Luciano, s'è visto di meglio, ecco).
Queste:
insieme ad altre, sono in vendita su Le Follie Shop.
Mentre su Stylight trovate altri modelli e queste in particolare:
E' nato un amore, sapevatelo.
L'ho trovato, per caso su Privalia, ed è stato subito amore.
Ergo, l'ho googlato. Una cosa che io non faccio mai, insomma.
Qui il sito ufficiale (ma, signor Luciano, s'è visto di meglio, ecco).
Queste:
insieme ad altre, sono in vendita su Le Follie Shop.
Mentre su Stylight trovate altri modelli e queste in particolare:
E' nato un amore, sapevatelo.
19/09/12
Fanfara d'apertura
Ha aperto l'e-shop Benetton (un paio di giorni fa, ma tant'è, sono in ritardo).
Posto che secondo me Benetton è ottima per non sbagliare (leggi: ogni qualvolta non si voglia tentare un accostamento bizzarro, scegliere un colore fuori dalle righe, divertirsi con un accessorio inusuale), e che quindi sono una fan sfegatata vista la mia tendenza all'epic fail, e che è uno dei pochi negozi che è presente a CittadinaMedievale in plurime forme, non potevo certo farmi sfuggire l'occasione di segnarmi i miei articoli preferiti.
Quindi, in rigoroso ordine alfabetico:
Salutiamo la mia carta di credito.
Posto che secondo me Benetton è ottima per non sbagliare (leggi: ogni qualvolta non si voglia tentare un accostamento bizzarro, scegliere un colore fuori dalle righe, divertirsi con un accessorio inusuale), e che quindi sono una fan sfegatata vista la mia tendenza all'epic fail, e che è uno dei pochi negozi che è presente a CittadinaMedievale in plurime forme, non potevo certo farmi sfuggire l'occasione di segnarmi i miei articoli preferiti.
Quindi, in rigoroso ordine alfabetico:
Salutiamo la mia carta di credito.
14/09/12
Polka dot I love you
Non se se capita solo a me.
Quello che sguardo un po' da pio bove che vaga sullo schermo del computer, disinteressato e abbioccato, finchè non si appunta su qualcosa che colpisce le sinapsi e le manda in corto.
Ne consegue l'obbligo morale di impadronirmi del responsabile di questa intensa attività neuronale.
Mi succede sempre, ma proprio sempre-sempre-sempre, con il polka dot.
Rivestite di polka dot un articolo a caso, uno spazzolino da denti, un portasapone, un uovo di struzzo, e dovrà essere mio.
Avevo anche proposto a Lui di fare del polka dot il tema del nostro matrimonio, ma alla sesta volta che gli ripetevo cosa significa polka dot ho desistito. Non ce l'avrei fatta a rispiegarglielo periodicamente per i prossimi 10 - 15 anni.
Il sito di Maisons du Monde mi ha dato delle belle soddisfazioni:
A proposito di matrimonio, su Etsy ho trovato questa:
A tema cucina, sempre da Etsy vengono questi:
Mentre sullo shop online Teaspoon Vintage ho trovato questa:
Infine, visto che si sta avvicinando il mio (sigh) compleanno (sigh), qualche idea regalosa, ma non esattamente economica. Sono pur sempre una snob travestita.
La borsa si trova sul sito di Zatchels:
Il pigiama invece è di Victoria's Secret:
Queste scarpe sono... sono... sono... inarrivabili, a meno che dal mio albero genealogico non spunti quale ultramegastramiliardario. Sono il prodotto della collaborazione tra Louis Vuitton e Yayoi Kusama. Non proprio pizza e fichi, insomma. Manco saprei dove trovarle, ma ne parlano sia qui che qui.
Quello che sguardo un po' da pio bove che vaga sullo schermo del computer, disinteressato e abbioccato, finchè non si appunta su qualcosa che colpisce le sinapsi e le manda in corto.
Ne consegue l'obbligo morale di impadronirmi del responsabile di questa intensa attività neuronale.
Mi succede sempre, ma proprio sempre-sempre-sempre, con il polka dot.
Rivestite di polka dot un articolo a caso, uno spazzolino da denti, un portasapone, un uovo di struzzo, e dovrà essere mio.
Avevo anche proposto a Lui di fare del polka dot il tema del nostro matrimonio, ma alla sesta volta che gli ripetevo cosa significa polka dot ho desistito. Non ce l'avrei fatta a rispiegarglielo periodicamente per i prossimi 10 - 15 anni.
Il sito di Maisons du Monde mi ha dato delle belle soddisfazioni:
A proposito di matrimonio, su Etsy ho trovato questa:
A tema cucina, sempre da Etsy vengono questi:
Mentre sullo shop online Teaspoon Vintage ho trovato questa:
Infine, visto che si sta avvicinando il mio (sigh) compleanno (sigh), qualche idea regalosa, ma non esattamente economica. Sono pur sempre una snob travestita.
La borsa si trova sul sito di Zatchels:
Il pigiama invece è di Victoria's Secret:
Queste scarpe sono... sono... sono... inarrivabili, a meno che dal mio albero genealogico non spunti quale ultramegastramiliardario. Sono il prodotto della collaborazione tra Louis Vuitton e Yayoi Kusama. Non proprio pizza e fichi, insomma. Manco saprei dove trovarle, ma ne parlano sia qui che qui.
10/09/12
Dedicato
Io e Lui ci siamo conosciuti su un forum di aviazione.
Io cercavo informazioni tecniche che mi aiutassero a convincere FS a salire su un volo diretto a Parigi.
Lui era già lì.
E grazie a quel forum ho conosciuto anche altre persone, sia virtualmente che di persona.
Tutti legati dalla passione per gli aerei e per l'aviazione in genere.
Ed ecco perchè, con il mio cipiglio più sarcastico e uno sbrilluccichio di perfidia negli occhi, non posso fare a meno di farli inorridire.
- Fase 1: check-in e controllo bagagli (il passeggero appare preoccupato):
- Fase 2: riunione pre-volo dell'equipaggio:
- Fase 3: rullaggio
- Fase 4: decollo perfettamente riuscito
Ora.
Seriamente.
Chi non vorrebbe 'sto coso aerodinamicamente improponibile tra la sua collezione di modellini?
Lo trovate qui.
Io cercavo informazioni tecniche che mi aiutassero a convincere FS a salire su un volo diretto a Parigi.
Lui era già lì.
E grazie a quel forum ho conosciuto anche altre persone, sia virtualmente che di persona.
Tutti legati dalla passione per gli aerei e per l'aviazione in genere.
Ed ecco perchè, con il mio cipiglio più sarcastico e uno sbrilluccichio di perfidia negli occhi, non posso fare a meno di farli inorridire.
- Fase 1: check-in e controllo bagagli (il passeggero appare preoccupato):
- Fase 2: riunione pre-volo dell'equipaggio:
- Fase 3: rullaggio
- Fase 4: decollo perfettamente riuscito
Ora.
Seriamente.
Chi non vorrebbe 'sto coso aerodinamicamente improponibile tra la sua collezione di modellini?
Lo trovate qui.
06/09/12
L'avvenimento del secolo. Per me.
Lo so che le opinioni sono contrastanti.
C'è chi lo ama e chi lo odia.
C'è chi ne parla sempre e comunque bene, anche se siede sui cumuli di quello che fu un armadio low cost (ma nemmeno troppo), e chi ne parla sempre e comunque male.
Io lo amo.
Il negozio Ikea, intendo.
E anche il catalogo Ikea. Che fra l'altro dà dipendenza, se non ve ne siete accorti.
E ha come luogo prediletto di sfogliamento il bagno. Non so perchè.
Saranno le dimensioni.
Amo il ristorante, il bar, il bistrot e la bottega svedese.
Amo l'esposizione, e il mercato. Che poi non trovi mai quello che cerchi, ma trovi un sacco di altra roba. Esci e ti malmeni perchè hai comprato 15 candele, 3 cuscini, 2 tappeti, le tende, le lenzuola, piatti, bicchieri, 4 mugs spaiate, lo spazzolino del wc, 7 stampe e 10 cornici, ma eri entrato cercando delle lampadine.
Vabbè, tanto hai comprato le candele.
Un po' di austerity non guasta.
Amo pure il magazzino, unico luogo labirintico in cui non mi sono mai persa.
Potenza dell'Ikea.
In compenso mi perdo che è una meraviglia nell'esposizione.
Lo so che è impossibile perchè basta seguire le frecce.
Io seguo le frecce.
Sono loro che non seguono me.
Comunque.
Io sono una una cartoleria addicted. Che poi potrei tranquillamente dire "Ciao. Io sono Giuditta. Non entro in una cartoleria/reparto di cancelleria da 2 giorni, ed è davvero dura. E' colpa di un trauma infantile/adolescenziale e di cattive frequentazioni. Ma so che ce la posso fare" e a questo punto il gruppo di sostegno (C.A.A. = Cartoleria Addicted Anonimi) applaudirebbe. Insomma, avete capito.
E che fa Ikea?
Mette la cartoleria. A prezzi Ikea. Forse le matite sono da assemblare e le cartelline da stampare, ma non importa.
In diretta dal sito:
Casualmente, ho fatto la tessera Ikea Family.
Lo so, sono indifesa di fronte alle strategie di marketing.
Ma io amo Ikea.
P.S.: (come se questo post non fosse già abbastanza lungo) del catalogo parlano anche qua.
C'è chi lo ama e chi lo odia.
C'è chi ne parla sempre e comunque bene, anche se siede sui cumuli di quello che fu un armadio low cost (ma nemmeno troppo), e chi ne parla sempre e comunque male.
Io lo amo.
Il negozio Ikea, intendo.
E anche il catalogo Ikea. Che fra l'altro dà dipendenza, se non ve ne siete accorti.
E ha come luogo prediletto di sfogliamento il bagno. Non so perchè.
Saranno le dimensioni.
Amo il ristorante, il bar, il bistrot e la bottega svedese.
Amo l'esposizione, e il mercato. Che poi non trovi mai quello che cerchi, ma trovi un sacco di altra roba. Esci e ti malmeni perchè hai comprato 15 candele, 3 cuscini, 2 tappeti, le tende, le lenzuola, piatti, bicchieri, 4 mugs spaiate, lo spazzolino del wc, 7 stampe e 10 cornici, ma eri entrato cercando delle lampadine.
Vabbè, tanto hai comprato le candele.
Un po' di austerity non guasta.
Amo pure il magazzino, unico luogo labirintico in cui non mi sono mai persa.
Potenza dell'Ikea.
In compenso mi perdo che è una meraviglia nell'esposizione.
Lo so che è impossibile perchè basta seguire le frecce.
Io seguo le frecce.
Sono loro che non seguono me.
Comunque.
Io sono una una cartoleria addicted. Che poi potrei tranquillamente dire "Ciao. Io sono Giuditta. Non entro in una cartoleria/reparto di cancelleria da 2 giorni, ed è davvero dura. E' colpa di un trauma infantile/adolescenziale e di cattive frequentazioni. Ma so che ce la posso fare" e a questo punto il gruppo di sostegno (C.A.A. = Cartoleria Addicted Anonimi) applaudirebbe. Insomma, avete capito.
E che fa Ikea?
Mette la cartoleria. A prezzi Ikea. Forse le matite sono da assemblare e le cartelline da stampare, ma non importa.
In diretta dal sito:
- l'astuccio, basic ma colorato (€ 3 per i soci Ikea Family, € 3,99 a prezzo pieno)
- il set da 3 block-notes (€ 1,50 per i soci Ikea Family, € 2,50 a prezzo pieno)
- la carta per rivestire libri e/o quaderni (€ 0,99 per i soci Ikea Family, € 2 a prezzo pieno)
- il set da 3 cartelline (€ 2,50 per i soci Ikea Family, € 3,99 a prezzo pieno)
- la cucitrice (€ 3,99 per i soci Ikea Family, € 5,50 a prezzo pieno)
- il dispenser per lo scotch (€ 3,99 per i soci Ikea Family, € 5,50 a prezzo pieno)
- le matite - sono otto - (€ 2 per i soci Ikea Family, € 3 a prezzo pieno)
- il set di 5 penne colorate (€ 3 per i soci Ikea Family, € 3,99 a prezzo pieno)
- il portapenne (€ 2,50 per i soci Ikea Family, € 3,99 a prezzo pieno)
- i quaderni, in due diverse misure (€ 2 per i soci Ikea Family, € 3 a prezzo pieno quelli piccoli; € 3 per i soci Ikea Family, € 3,99 a prezzo pieno quelli grandi)
- il set per la scrivania (€ 3 per i soci Ikea Family, € 3,99 a prezzo pieno)
Lo so, sono indifesa di fronte alle strategie di marketing.
Ma io amo Ikea.
P.S.: (come se questo post non fosse già abbastanza lungo) del catalogo parlano anche qua.
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